Charter Date
18-Jan-2005
Articolo 1 - Definizioni
Articolo 2 - Consiglio direttivo
Organo direttivo. L’organo amministrativo di questo club è il consiglio direttivo, costituito e composto in conformità al regolamento del club che fa proprio l'art. 10, comma 5, dello Statuto tipo del Rotary International in particolare in merito alla eleggibilità libera degli organi direttivi, del principio del voto singolo, della sovranità dell'assemblea e delle regole di convocazione e funzionamento. L'organo direttivo di questo club è il consiglio direttivo, costituito da dieci (10) soci del club, e cioè cinque (5) consiglieri, dal Presidente, dal vice Presidente, dal Segretario, dal Tesoriere,eletti ai sensi dell’articolo 3, primo paragrafo del presente regolamento, dal Presidente eletto (incoming o entrante) (o dal Presidente designato se non è stato eletto il successore) e dal past President (ultimo ex Presidente) membri di diritto ai sensi dell’articolo 3, primo e secondo paragrafo del presente regolamento.
Autorità. L'autorità del consiglio si estende a tutti i dirigenti e alle commissioni e, se ha motivi validi, può dichiarare vacante un ufficio.
Decisioni del consiglio. Le decisioni del consiglio in merito a qualsiasi aspetto dell'attività del club hanno carattere definitivo e contro di esse è ammesso unicamente l'appello al club. Tuttavia, nel caso in cui il consiglio decida di revocare l'affiliazione di un socio, l'interessato può, conformemente all'articolo 12, comma 6 dello Statuto, fare appello al club, richiedere la mediazione o avvalersi della clausola arbitrale. In caso di appello, una decisione può essere annullata solo dal voto dei due terzi dei soci presenti a una riunione ordinaria in cui sia presente il numero legale dei partecipanti, purchè la presentazione dell'appello sia stata comunicata dal Segretario a ogni socio del club almeno cinque (5) giorni prima della riunione. In caso di appello, la decisione del club ha valore definitivo.
Articolo 3 - Diritto di voto
Tutti i soci hanno diritto di voto per l'approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi dell'associazione.
Articolo 4 - Elezione dei consiglieri e dei dirigenti
Fermo restando il principio dell'eleggibilità libera degli organi direttivi, il principio del voto singolo, la sovranità dell'assemblea e le regole di convocazione e funzionamento, vedi Art. 10, comma 5 dello Statuto
1. Un mese prima dell’assemblea prevista per l’elezione dei dirigenti, la commissione costituita da:
- dal Presidente in carica;
- dal Past President (ex Presidente);
- dal Presidente eletto;
dopo avere sentito i soci, indica all’assemblea, riunita entro il 31 dicembre dell’anno rotariano, la rosa dei candidati a Presidente, Segretario e Tesoriere. Sono dichiarati eletti alle rispettive cariche i candidati a Presidente, Segretario e Tesoriere che abbiano raccolto la maggioranza semplice dei voti.
I 5 (cinque) candidati al Consiglio che abbiano raccolto la maggioranza semplice dei voti, sono dichiarati eletti Consiglieri. Il Presidente così eletto entra a far parte del consiglio direttivo in qualità di Presidente designato per l’anno che inizia il 1° luglio immediatamente successivo alla sua elezione, e assume l’incarico di Presidente il 1° luglio immediatamente successivo a tale anno. Il Presidente sceglie il Vice Presidente tra i 5 Consiglieri. Il Presidente designato assume il titolo di Presidente entrante (incoming) al momento della nomina di un successore.
2. I dirigenti e i consiglieri così eletti formano il consiglio direttivo, insieme al Presidente entrante e all’ultimo ex Presidente (past President) che ne sono membri di diritto. Entro una settimana dalla sua elezione, il consiglio direttivo si riunisce ed elegge come Prefetto uno dei componenti del consiglio.
3. Se vengono a mancare membri nel consiglio direttivo o in qualsiasi altro ufficio, i consiglieri residui provvedono alla sostituzione.
4. Se vengono a mancare membri nel consiglio direttivo entrante o in qualsiasi altro ufficio designato, il consiglio entrante provvede alla sostituzione.
Articolo 5 - Compiti dei dirigenti
1. Presidente. Ha il compito di presiedere le riunioni del club e del consiglio direttivo e di svolgere le altre mansioni normalmente connesse al suo incarico, della nomina del Vice Presidente.
2. Presidente entrante. Partecipa al consiglio direttivo del club e svolge le altre mansioni affidategli dal Presidente del club o dal consiglio stesso.
3. Vice Presidente. Ha il compito di presiedere le riunioni del club e del consiglio direttivo in assenza del Presidente, e di svolgere le altre mansioni normalmente connesse al suo incarico.
4. Segretario. Ha il compito di: tenere aggiornato l’albo dei soci; registrare le presenze alle riunioni; diramare le convocazioni alle riunioni del club, del consiglio direttivo e delle commissioni; redigere e conservare i verbali di tali riunioni; compilare i rapporti richiesti dal RI, inclusi i rapporti semestrali al 1° luglio e al 1° gennaio di ogni anno, come pure i rapporti parziali al 1° ottobre e al 1° aprile per ogni socio attivo ammesso dopo l’inizio del semestre luglio-dicembre o gennaio-giugno; compilare i rapporti sui mutamenti della compagine dei soci; fornire il rapporto mensile di assiduità, da trasmettere al governatore distrettuale entro i 15 giorni successivi all’ultima riunione del mese; riscuotere e trasmettere al RI l’importo relativo a eventuali abbonamenti alla rivista ufficiale; svolgere le altre mansioni normalmente connesse al suo incarico.
5. Tesoriere. Ha il compito di custodire i fondi, dando rendiconto al club ogni anno e in qualsiasi altro momento gli venga richiesto dal consiglio e di svolgere le altre mansioni connesse al suo incarico. Al termine dell’incarico, il Tesoriere deve consegnare al Tesoriere entrante o al Presidente tutti i fondi, i libri contabili o qualsiasi altro bene del club.
6. Prefetto. Svolge le mansioni normalmente connesse con questo incarico e altre eventualmente decise dal Presidente o dal consiglio direttivo.
Articolo 6 – Riunioni
1. Riunione annuale. La riunione annuale del club si tiene entro il mese di Dicembre di ogni anno. In tale occasione sono eletti i dirigenti e i consiglieri per l’anno successivo.
2. La Riunione settimanale del club si tiene il Venerdì alle ore 20,30.
In caso di cambiamenti o di cancellazione, i soci vanno informati in anticipo. Alla riunione ogni socio in regola, tranne quelli onorari (o dispensati dal consiglio direttivo del club, in conformità con quanto stabilito all’articolo 8, par. 3 e 4 dello statuto), viene considerato presente o assente nella misura in cui la sua presenza si estenda o no ad almeno il sessanta percento (60%) della durata della riunione, presso questo o qualsiasi altro club, o nella misura eventualmente stabilita da un altro criterio indicato all’articolo 8, par. 1 e 2 dello statuto del club.
3. Sia per la riunione annuale che per le riunioni ordinarie settimanali, il numero legale è rappresentato da un terzo dei soci. La comunicazione delle riunioni deve pervenire con adeguato anticipo.
4. Le riunioni ordinarie del consiglio direttivo si svolgono il primo giovedì di ogni mese. Riunioni straordinarie sono convocate con adeguato preavviso dal Presidente ogni qualvolta lo ritenga necessario ovvero su richiesta di due (2) membri del consiglio.
5. Perché le riunioni del consiglio direttivo siano valide deve essere presente la maggioranza dei consiglieri.
Articolo 7 - Quote sociali
1. Ogni socio del club, per potersi considerare tale, deve versare la quota di ammissione di 1.200,00 euro (milleduecento/00).
2. La quota sociale annua è fissata in 450,00 euro (quattrocentocinquanta/00) ed è pagabile in due rate semestrali, il 1° luglio ed il 1° gennaio.
3. E' obbligo versare la quota sociale attraverso un Ordine di Bonifico Periodico (RID bancario).
4. La quota o il contributo associativo non è assolutamente trasmissibile.
Articolo 8 - Sistema di votazione
Le proposte del club si votano di norma a scrutinio palese ad eccezione dell’elezione dei dirigenti e dei consiglieri che deve avvenire mediante scrutinio segreto. Il consiglio può decidere su determinati argomenti di adottare la votazione a scrutinio segreto.
Articolo 9 - Quattro vie d’azione
Le quattro vie d’azione (azione interna, di pubblico interesse, professionale e internazionale), costituiscono il fondamento teorico e pratico della vita del club.
Articolo 10 – Piano Direttivo del Club
Il Presidente entrante ed il consiglio direttivo stabiliscono, prima dell’inizio dell’anno, le linee guida per l’adozione del «Piano Direttivo del Club» in armonia con quanto stabilito dal RI. Il Piano Direttivo del Club deve adottare delle procedure standardizzate allo scopo di assicurare continuità di gestione, un flusso migliore delle comunicazioni e una più attiva partecipazione alla vita del Rotary. La pianificazione strategica e l’individuazione degli obiettivi del club avviene mediante la «Guida alla pianificazione di club efficienti».
Gli obiettivi del Piano Direttivo del Club devono essere orientati a:
Nel mettere in atto il Piano, i dirigenti dei club devono consultarsi con i dirigenti distrettuali. Il piano del club deve essere rivisto annualmente.
Articolo 11 – Commissioni
Le commissioni si occupano di portare a termine gli obiettivi annuali e a lungo termine del club, in base alle quattro vie d’azione del Rotary. Il Presidente entrante, il Presidente e il past President del club devono collaborare per assicurarne la continuità amministrativa; per questo stesso motivo, i componenti di una commissione, ogniqualvolta possibile, devono rimanere in carica per tre anni. Le prime nomine, dall'entrata in vigore del presente regolamento, avranno luogo nel modo seguente: un membro per un periodo di un anno, un membro per un periodo di due anni e un membro per un periodo di tre anni.
Il Presidente entrante è responsabile della nomina dei Presidenti e dei membri delle commissioni quando vi siano posti vacanti e deve riunirsi con le commissioni all’inizio del suo mandato per pianificare insieme le attività del club. Le commissioni ordinarie basate sui gruppi funzionali sono costituite secondo il seguente organigramma:
Organigramma delle commissioni e loro attività funzionali
Le attività funzionali delle commissioni, cioè quelle indicate nell’organigramma soprastante, possono essere delegate ad uno o più coordinatori, o, in casi di particolare impegno e necessità, ad opportune sottocommissioni.
a) Il Presidente è membro di diritto di tutte le commissioni e come tale gode di tutti i diritti derivanti da tale partecipazione.
b) Ogni commissione svolge le mansioni previste dal regolamento e quelle supplementari eventualmente assegnatele dal Presidente o dal consiglio direttivo. A meno che non siano investite di particolari poteri dal consiglio, le commissioni non possono prendere iniziative prima di aver presentato in merito una relazione al consiglio e di averne ricevuta l’approvazione.
c) Il Presidente della commissione (preferibilmente un socio che abbia maturato esperienza come membro della commissione) è responsabile del regolare andamento e delle attività della commissione, deve controllarne e coordinarne i lavori e deve comunicare al consiglio le attività svolte.
Articolo 12 – Compiti delle Commissioni
I compiti delle commissioni sono determinati e modificati dal Presidente in carica in base ai documenti rilevanti del RI. La commissione progetti deve fare in modo che la propria attività per l’anno sociale si svolga nella sfera dell’azione professionale, dell’azione d’interesse pubblico e dell’azione internazionale.
Ciascuna commissione e ciascun coordinatore devono avere un mandato specifico, obiettivi chiaramente delineati e un piano d’azione che deve essere stabilito all’inizio dell’anno. Deve essere compito principale del Presidente entrante proporre raccomandazioni per quanto riguarda le commissioni, il loro mandato e gli obiettivi del club nonché i progetti da sottoporre al consiglio prima dell’inizio dell’anno, come sopra indicato.
Articolo 13 – Dispense
I soci che presentino al consiglio una domanda scritta, motivata da ragioni valide e sufficienti e/o ai sensi di quanto previsto dall’articolo 8, par. 3 e 4 dello statuto, possono ottenere un permesso che li dispensi dall’obbligo di partecipare alle riunioni del club per un determinato periodo di tempo.
Articolo 14 – Finanze
1. Prima dell’inizio di ogni anno finanziario, il Consiglio prepara un preventivo delle entrate e delle uscite per l’anno in questione. Questo preventivo rappresenta il limite massimo di spesa per le rispettive voci, salvo diversa decisione del Consiglio. Il preventivo deve essere diviso in due parti: una riguardante l’amministrazione del club e una riguardante la Rotary Foundation ed i progetti di volontariato.
2. Il Tesoriere deve depositare tutti i fondi del club in una banca designata dal Consiglio. I fondi devono essere distinti in bilancio in due parti: amministrazione del club e progetti di volontariato.
3.Tutti i pagamenti devono essere effettuati dal Presidente o dal Tesoriere.
4. Entro il mese di ottobre di ogni anno deve essere redatto il bilancio consuntivo dell'anno sociale precedente, presentato dal past Tesoriere e dal past President, e approvato in sede assembleare.
5. L’anno finanziario del club comincia il 1° luglio e termina il 30 giugno; per la riscossione delle quote sociali viene diviso in due (2) semestri che vanno rispettivamente dal 1° luglio al 31 dicembre e dal 1° gennaio al 30 giugno. Il pagamento al RI delle quote pro capite e degli eventuali abbonamenti vanno effettuati entro il 1° luglio e il 1° gennaio di ogni anno, in base al numero dei soci del club alle date sopra indicate.
Articolo 15 - Divieto di distribuzione di avanzi di gestione, fondi, riserve o capitale
E' vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonchè fondi, riserve o capitale durante la vita dell'Associazione.
Articolo 16 - Obbligo di devolvere il patrimonio, in caso di scioglimento, ad altra associazione.
In caso di scioglimento del Rotary Club Bivona Montagna delle Rose Magazzolo, il patrimonio residuo deve essere devoluto ad associazione con finalità analoghe.
Articolo 17 - Obbligo di redigere e approvare annualmente il rendiconto finanziario.
L'anno finanziario del Club comincia il 1° luglio e termina il 30 giugno. All'inizio di ogni anno finanziario, il Consigliere Tesoriere, di concerto con il Presidente e il Segretario, predispone il bilancio preventivo delle entrate e delle uscite per l'anno di competenza e la sottopone per l'approvazione al Consiglio Direttivo. Il bilancio preventivo rappresenta il limite massimo di spesa per le singole voci, salvo diversa decisione del Consiglio Direttivo. Alla chiusura dell'esercizio, il Consigliere Tesoriere, di concerto con il Presidente e il Segretario, predispone il rendiconto consuntivo dell'anno e lo sottopone per l'approvazione al Consiglio Direttivo. Bilanci e rendiconti saranno successivamente sottoposti all'approvazione dell'Assemblea dei soci, che dovrà essere convocata entro i 120 giorni successivi alla chiusura dell'esercizio finanziario. Bilanci e rendiconti devono essere resi noti a tutti i soci previo deposito presso il domicilio del Segretario in carica, entro i quindici giorni precedenti la data di convocazione dell'Assemblea di approvazione, in modo che ogni socio ne possa prendere visione. Gli eventuali avanzi di gestione potranno essere rinviati a nuovo esercizio ovvero imputati a riserve libere o a riserve finalizzate a specifici programmi o operazioni, con esclusione di qualsiasi distribuzione ai soci, su deliberazione dell'assemblea, sentita la proposta del consiglio direttivo. Gli eventuali disavanzi di gestione potranno essere ripianati con l'utilizzo di riserve già costituite o rinviati a nuovo per non più di un esercizio. Se al termine dell'esercizio successivo non risulteranno avanzi o riserve sufficienti, il disavanzo rinviato dovrà essere coperto da quote supplementari da versarsi da parte dei soci entro la chiusura dell'esercizio in cui avviene la delibera dell'assemblea.
Articolo 18 - Procedure di ammissione al club
Articolo 19 – Risoluzioni
I soci del club non possono prendere in considerazione nessuna risoluzione o mozione vincolante che non sia stata prima approvata dal Consiglio. Tali risoluzioni o mozioni, se presentate ad una riunione del club, sono deferite al Consiglio senza discussione.
Articolo 20 - Ordine del giorno delle riunioni
Apertura.
Presentazione degli ospiti.
Comunicazioni, avvisi e informazioni rotariane.
Eventuali relazioni delle commissioni.
Eventuali argomenti non esauriti.
Nuovi argomenti.
Relazione o presentazione in programma.
Chiusura.
Articolo 21 – Emendamenti
Questo regolamento può essere emendato nel corso di una qualsiasi riunione ordinaria alla quale sia presente il numero legale, con voto dei due terzi dei soci presenti, purché ogni socio abbia ricevuto comunicazione dell’emendamento proposto almeno dieci (10) giorni prima della riunione. Il regolamento non può essere modificato da emendamenti o aggiunte che siano in conflitto con lo statuto del club e con lo statuto e il regolamento del RI.
Charter Date
18-Jan-2005